Programmi anti emigrazione

lettera di ABOUBAKAR sul decreto sicurezza

Scrive ABOUBAKAR SOUMAHORO a pag 27 dell’ultimo numero de L’Espresso, del 9 dicembre 2018, che l’inadeguatezza del Governo del trio Conte Salvini Di Maio nel prendere di petto l’aumento del 10% della disoccupazione giovanile si manifesta attraverso la creazione di un nemico pubblico, quello del migrante. Il governo ha cosi’ deciso di dare la caccia a profughi e migranti ed il decreto sicurezza ne è l’emblema. Questo provvedimento, osserva ABOU metterà per strada centinaia di migliaia di migranti che finiranno ingabbiati, ghettizzati, sfruttati e schiavizzati nelle campagne a raccogliere frutta o pomodori, mentre altri saranno sfruttati tra le mura delle case…Servirebbe, come reazione una manifestazione degli invisibili…

Lettera di risposta ad ABOUBAKAR

Caro ABOU, mi verrebbe voglia di scrivere, la tua rischia di essere una narrazione della situazione già superata a causa di programmi governativi, nella nostra Europa che riducono o azzerano diritti legati all’emigrazione.

Così ti vado a scrivere come in una fake new indicibili nascosti desideri di qualche pazzo; occorre stare sempre molto attenti, chè i mostri possono ritornare. 

Non mi sfugge l’assurdità della provocazione, ma viviamo tempi difficili nei quali l‘emigrazione di tanta popolazione dai territori di nascita ha provocato in diverse parti del mondo ed anche in Europa sentimenti di razzismo bieco e pericoloso; è bene non dimenticare che nel nostro paese furono emanate 80 anni addietro le norme razziste in ossequio ai dettami nazisti.

Una fake news che rimanda a pensieri nascosti

La fake new potrebbe essere quella che servendo al governo almeno due miliardi di euro per evitare l’avvio del procedimento di infrazione da parte della Commissione europea per deficit eccessivo, a non so chi è venuto in mente di proporre una sorta di licenza di caccia speciale, indirizzata all’immigrato, meglio se nero.

La proposta vorrebbe conseguire due scopi importanti per l’economia e per la sicurezza: la caccia a sarebbe consentita a squadre composte da almeno cinque membri, tenuto conto del pericolo insito in tale tipo di caccia; ogni squadra avrebbe diritto a dieci immigrati da trattenere per le proprie bisogna o per abbassare il numero delle presenze nel territorio assegnato a ciascuna squadra.

La licenza costerebbe appena 5 mila euro; a fronte di uno stimato numero di ben più di 400 mila squadre, pronte a organizzarsi per la speciale caccia, la somma di 2 miliardi di euro sarebbe raccolta in un paio di settimane. Proprio i giorni che mancano all’inizio del 2019, anno d’avvio ordinato e consentito della speciale caccia.

Non ci sarebbero più servizi giornalistici insulsi per far vedere come e dove dormono i poveri immigrati che raccolgono agrumi nella campagne di San Ferdinando, in Calabria, nei mesi invernali; e nemmeno vedremmo più ogni anno pseudo compassionevoli reportages sui raccoglitori di pomodoro nelle altre campagne del sud Italia.

Tutto sarebbe riportato nella legalità normale: le squadre che si sono impegnate nella caccia decidono se, come e fino a quando utilizzare tale mano d’opera Di anno in anno, da stagione a stagione, in maniera regolata e con licenza approvata e pagata.

La caccia sarebbe secondo questa pazza iniziativa connaturale al sentire comune ed avrebbe motivazioni ataviche per la paura del diverso, di ciò che viene da fuori, da lontano ed è incomprensibile e incontrollabile. Tali sarebbero gli emigrati.

Consigli per una reazione visibile e permanente

Caro ABOU questa fake new ti passerà inosservata ed è intenzionalmente spropositata ma non porre indugio a darti da fare, se puoi, a gennaio, riunendo gli invisibili per la manifestazione che proponi. Io ti consiglio che la manifestazione sia permanente e ben visibile; del resto , il nero è la sommatoria di colori, te lo dice un pittore di lungo corso, non avrete difficoltà a farvi vedere.

Per meglio farti sentire cerca compagnia nella colorata emigrazione per rifiutare tutti assieme condizioni di mera sopravvivenza che facilita lo sfruttamento generalizzato del lavoro.

Ma, soprattutto, ABOU, non ti fidare: anche se sono rimasti solo pochi esemplari di lupi e di orsi, il nostro territorio è assai più pericoloso di quello da dove sei venuto; se l’iniziativa va avanti le squadre hanno già pronti gli strumenti di difesa e di attacco per rendere ai Neri e agli altri Colorati provenienti da ogni parte della Terra la vita assai più precaria di quella che avevano nei paesi di origine.

Fra noi, animali di diverse specie, sentiamo che questa razza di umani (così vengono chiamati) sono pericolosi perchè attaccano a tradimento e non lasciano scampo avendo scoperto che la cattiveria ricompensa di piacere.

Scusa ABOU la franchezza ma qui, da noi, in questa parte del pianeta ove molti emigrati vogliono vivere, sono cambiate molte cose negli ultimi decenni e i diversi colori della natura si vanno spegnendo del tutto. Il ghiaccio e il gelo si estendono su territori vasti di questa Europa e impongono l’uso di occhiali antiriflesso davvero efficaci per evitare danni irreparabili alla vista; i governanti, vogliono riservarli agli umani autoctoni.

Se la produzione lo consentirà saranno distribuiti ad altri umani permettendo loro di venire a vivere in quei territori senza che corrano il rischio di diventare ciechi. Bisogna apprezzare la loro inclinazione umanitaria; o forse c’è dell’altro?

Fine del paradosso e richiesta di aiuto

Fine del paradosso, ma quanto è impegnativo rifuggirne per scrollarsi di dosso le condotte di certi governanti che permettono con leggi assurde la legittimazione di gravi discriminazioni nei confronti di etnie e popolazioni intere in tante parti del nostro unico e piccolo pianeta.

Anche per questo l’aiuto di tutti gli immigrati sarà indipensabile per uscirne meno ammaccati.

12 dicembre 2018

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