Lo specchio di Google o googles allo specchio?

Dimmi, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame

Conosci te stesso” è una espressione filosofica, o meglio,una massima greco-antica iscritta nel tempio di Delfi. Essa esorta gli uomini a conoscere la loro natura, mescolanza di intelligenza e stupidità, aspirazione all’eternità e finitezza , ricerca del sublime e accondiscendenza alla mediocrità.

Su questa massima si è avviluppato il pensiero filosofico occidentale da cui sono scaturite varie branchie della ricerca scientifica. Permane la consapevolezza che l’uomo è la misura di tutte le cose. Con la razionalità e l’irrazionalità del suo essere, nelle sue pulsazioni interiori e nel suo comportamento individuale e collettivo.

Conoscenze e sviluppi tecnologici

La ricerca ha portato nuove conoscenze su ciò che ci circonda e ci costituisce, dall’universo al mondo dell’irriducibilmente piccolo. Le tecnologie si sono sviluppate sulle teorie scientifiche e sulle conferme della loro validità elaborando e producendo strumenti applicativi, apparecchiature e avvincenti oggetti di uso comune. Uno di questi è lo smartphone di cui sono stati prodotti finora centinaia di milioni di unità.

Esso è ormai l’accompagnatore costante che ci informa, ci consiglia, ci aiuta , ci unisce al gruppo di amici ed alla moltitudine di sconosciuti dell’INTERNET.

Le tecnologie si vanno allargando sfruttando l’accumulo dei risultati della ricerca scientifica. Google, il motore di ricerca più usato, è un esempio intrigante di come la tecnologia, appoggiandosi alle conoscenze scientifiche possa interagire con noi utenti offrendoci “servizi” personalizzati, quasi a nostra individuale misura, andando incontro ai nostri interessi od anche suggerendo e consigliando. Ti potrebbe interessare anche questo….

E noi siamo grati a Google, perchè ci rende per ora la vita più interessante, ricca di conoscenze e di reminiscenze, specie quando gli anni si accumulano e la memoria individuale diventa fallace e si impoverisce.

Compartecipiamo

Sempre più spesso consultiamo Google per ciò che ci abbisogna o ci stuzzica l’interesse .

Perchè le applicazioni tecnologiche siano affidabili occorre che noi interloquiamo dicendo al nostro accompagnatore come stiamo, se abbiamo apprezzato i suggerimenti, se siamo venuti a capo di quel problema, se, insomma, ci sentiamo meglio se abbiamo raggiunto attimi di piccola felicità.

Meglio ancora se il nostro benessere, naturale percepito o indotto lo compartecipiamo nella nostra (sic?) rete di contatti od anche . con senso di generosità lo rendiamo pubblico “erga omnes “, soddisfatti di avere lanciato nel mare una bottiglia con un bel messaggio.

E Google non si farà attendere a dirci che apprezza questi gesti di solidarietà e ci invoglierà a continuare.

Connessi interiormente

La tecnologia, è facile predirlo, ci appronterà servizi a domande e risposte sul nostro “mondo interiore”.

Ci sentiamo sfiduciati o depressi? Interroghiamo Google oppure, semplicemente lasciamo aperto il canale vocale di comunicazione dallo smart ; esso, che vive di impulsi nano elettromagnetici, percepirà le reazioni chimico-fisiche del nostro cervello e interverrà, incoraggiandoci consolandoci; ci spingerà ad attività espressive.

Ci sentiamo indisposti a causa di una bevuta o di una cena eccessive? Od anche spossati e stressati per troppo esercizio fisico, lavoro o problemi vari? Esso, lo smart, interagendo con i nostri nano chips sottocutanei, interverrà suggerendoci condotte differenti o rimedi contingenti.

Ma, se per caso, un giorno lo specchio di Google ci dovesse dire che non siamo ormai i più belli del reame, come reagiremo? Andremo alla ricerca ostinata delle tante Biancaneve per eliminarle oppure ci daremo conto, acquietandoci, che il nostro tempo va inesorabilmente terminando, anche quello del nostro google allo specchio?

Esso. lo smart ci aiuterà a ricordarci . come l’oracolo di Delfi. che la nostra è una natura effimera e limitata. Dovremmo sempre sapere chi siamo e adattarci alle regole che cambiano.

Allora, non vale la pena pigliarcela con gli dèi o col tiranno; le conseguenze od anche le pene potrebbero essere molto più pesanti

Ancora per l’ultima volta: O.K. Grazie Google !

14 febbraio 2019


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