Per favore teneteci ancora ai domiciliari!

L’assedio da coronavirus

Da due mesi siamo sotto assedio da covid-19.


Qui tralascio volutamente la cronistoria dei fatti; mi interessa soffermarmi sopra l’invito, obbligo, ordine o come diavolo lo vogliamo chiamare, di starcene a casa.

Dopo due mesi di racconti e resoconti degli effetti della pandemia, ci siamo ormai resi conto che l’untore si trova ovunque e che ciascuno di noi deve, ripeto deve essere considerato possibile fonte di contagio, in ambito familiare, nei luoghi di lavoro, ancorchè consentiti, al mercato, nei negozi di generi alimentari, lungo i percorsi stradali etc.

Ce ne siamo resi conto e ci siamo anche quasi convinti, dopo sessanta giorni di martellante invito-comando.

A spasso col cane

Fino a qualche anno addietro, quando passeggiavi col cane lo tenevi con la corda al collo, per lo più a strozzo, quasi mai gli mettevi la museruola. Poi la corda la collo è stata sostituita col collare e aggancio alla corda, o con la corda sulla groppa, a beneficio dell’animale; quindi, per ultimo, soprattutto con i cani di taglia medio-piccola, vai a spasso tenendo un rotolo di corda che permette al cane di allontarnarsi di circa tre- quattro metri.

Un benessere ancora più amplificato per l’animale, che tuttavia ora deve tenere la museruola in luoghi frequentati o mezzi pubblici di trasporto.

In libera uscita?!

Sembra che si avvicini la data in cui potremo uscire di casa, alla spicciolata, per poco tempo, secondo le età, su percorsi brevi, di andata e ritorno, a distanza di almeno 2 metri, meglio tre, e senza farci compagnia, mascherati con le mascherine di ogni foggia e colore.

A proposito di mascherine, non ci veniva detto fino all’altro ieri che non servivano alle persone sane e che anzi erano financo pericolose?

Mi domando: dove residua il piacere di uscire di casa se ti sentirai pericoloso per chi incroci, se gli amici e i conoscenti li saluterai da lontano, se il caffè lo gusterai (si fa per dire) da solo ad un tavolino opportunamente distanziato?

Meglio starsene a casa, se hai spazio sufficiente per sgranchirti le gambe, meglio guardare il cielo dal tuo terrazzo se hai la fortuna di averne uno, in breve meglio stare ai domiciliari che uscire con la mente carica di timori e di diffidenze.

Per favore, teneteci ancora a lungo ai domiciliari; nel frattempo i nostri nipotini saranno cresciuti e diventati indipendenti!

20 aprile 2020

13 comments / Add your comment below

    1. Grazie Ercole, la natura darà anche a questo artefatto di virus il segnale di fermarsi. E sarà quando il covid 19 tornerà ad essere dopo innumerevoli repliche, duplicazioni e mutamenti ad essere quello che doveva essere, uno dei tanti coronavirus.

  1. Come ti dicevo a voce, quello che più mi preoccupa è il senso di pericolo che stanno insinuando, è il pensiero che il contatto sia nocivo.
    quando invece senza contatto umano si muore.

  2. Si morirà comunque …per colpa del covid o a causa del covid. Ormai se non ci liberano in qualche modo ci siamo sputtanati quella vita cui senza pensarci ci eravamo abituati. Riprendere sarà duro soprattutto finché avremo la sensazione che l’altro potrà nuocerci. Vogliamo,continuare a vevere senza più speranza? Facciamoci guidare dalla razionalità per evitare di impazzire:perché se sarà il cuore a guidarci siamo già perduti.

    1. Grazie. Anteporre in questa situazione la razionalità è la miglior maniera di venirne a capo. Il punto è proprio questo: quanta di essa residua, soprattutto fra coloro che , ricoperti di tanta responsabilità, vanno a prendere le decisioni? Nella negativa, meglio che le cose volgano secondo le regole della natura o no?

  3. Carissimo Pino, ieri o l’altro ieri, Roberto Putto mi ha telefonato informandomi del suo attuale stato di salute e dei due interventi chirurgici che lo hanno tanto provato, non nel suo naturale ottimismo, così mi sembrava. Mi ha parlato anche di te, del tuo blog: “Il porco marginale” di cui tempo fa mi avevi inviato il libretto che avevo letto. Mi era parso molto interessante per le riflessioni che provocatoriamente esponevi su argomenti di costume e politica. Ora, al computer mi sono collegato sul tuo sito e vedo che ne hai per tutti.
    Ero tentato di non inserirmi per esporre il mio pensiero in merito gli argomenti aperti ma provocato, come Alberto Sordi di fronte a un piatto di spaghetti fumanti, ti esprimo parte di quello che troverai scritto nel mio libretto “L’alieno” che ti ho spedito al Pilar dopo che eri partito. Questo perché trovo criticabili tante opinioni che si esprimo oggi su tutti i blog e i media, di una società civile dominata da un regime gestito da un falso Premier (non eletto), espressione di una parte politica il cui mentore e quello del: “va affa..”, lo stesso che in tempi non sospetti e prima che si conoscesse la diffusione del coronavirus; il 17 dicembre 2019, dopo aver cenato la sera prima con l’Ambasciatore cinese, si era presentato ai giornalisti con la mascherina! Per non parlare dell’On. Alessandro Zan (PD) impegnato in un disegno di Legge al fine di punire reati di omotransfobia. Dove i preti non potranno più condannare pubblicamente atti sessuali contro natura o di sodomia. Rischierebbero un anno e sei mesi di galera o 6.000 euro di sanzione. Al laici sarà proibito esprimere opinioni contrarie all’omosessualità, anche se tali comportamenti potranno turbare il personale e comune senso del pudore, o palesemente percepiti come igienicamente schifosi e indecenti atti contro natura. Questa proposta è il frutto maturo dalla Legge Cirinnà che, grazie al liberticinio sessuale e morale, ispiratore della stessa e al tacito consenso della chiesa di papa Francesco prona al modernismo, ha permesso depravazioni legalmente sancite e un devastante degrado sociale mai visto. Mi riferisco ai danni a generazioni di giovani: le vittime di famiglie divise per unioni fondate su impossibili quanto innaturali connubi, innescando turbe psichiche e di identità a figli innocenti. Per non parlare dei figli delle “unioni allargate ed emancipate” rubati a coppie economicamente e socialmente meno fortunate (Bibbiano) grazie ad Assistenti Sociali, politicamente allineati, che hanno creato irreparabili e inqualificabili danni morali sugli stessi. E sull’onda di questa Legge si sta tentando d’introdurre nelle scuole la devastante teoria Gender, mirante a formare giovani zombi dall’identità sessuale indefinita e con turbe della personalità. Tutto questo con il delirante plauso delle associazioni Arcobaleno LGTB. Ma la cosa più diabolica che mente umana poteva immaginare, e dove non possono osare gli animali, è che, con questa Legge, si permette anche il satanico uso dell’utero in affitto. Un peccato ben più grave della sodomia in quanto trattasi di uno sporco mercimonio d’anime innocenti in corpi d’altrui persone pagate e prestate a tal fine. Ma quanto è buono l’On. Zan, è tanto mite da proporre pene di gran lunga inferiori a quelle inflitte, a suo tempo, con le decapitazioni che subirono il Giovanni Battista e Tommaso Moro con il loro: “non ti è lecito”. Là dove allora c’era un Re dominante ora c’è un pensiero satanico dominante del: “dare a Cesare quel che è di Cesare e a Cesare quel che è di Dio”. Proprio quello della nuova Torre di Babele che si vuole edificare oggi.
    Bibbia. La torre di Babele: “Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole. Emigrando dall’oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». Dio li punisce e li confonde con il non capirsi l’un l’altro e disperdendoli su tutta la terra. Questo è il destino dell’ambizione umana che confida nell’arrivare dove non gli è permesso: quello di misurarsi con Dio, come già aveva fatto con il Peccato Originale.
    Ci si domanda se la globalizzazione di oggi, che ci invita a confrontarci nelle diversità culturali, religiose ed economiche, ripropone agli uomini di potere del nostro tempo l’ambizione della torre di Babele; tendente a indentificarci in un’unica società impersonale, atea e modernista, sia un bene.
    Se le differenze culturali hanno un originale valore, che è bene non sia mediato con altre, le lobby economiche agiscono diversamente. Già lo si vede con l’adozione a fini comunicativi e commerciali in tutto il mondo della lingua inglese. Ciò comporterà, nel tempo, una perdita della ricchezza espressiva della nostra e di altre lingue. Ricchezze da sacrificare per favorire espressioni aliene alla propria storia e cultura. La storia documenta che già nel passato sono esistite lingue e scritture che ancora oggi non siamo in grado di capire e se non ci fosse stata data l’occasione di trovare la chiave; la stele di Rosetta, noi oggi non conosceremmo la storia dell’Egitto. Questo significa che, per facilitare un affaristico commercio, stiamo andando verso un appiattimento culturale che penalizzerà la ricchezza del patrimonio artigianale, locale e tradizionale con conseguente decadimento intellettuale, artistico e sociale.
    Anche i vertici della Chiesa Cattolica non sono immuni da questa tendenza all’appiattimento quando si occupa di “Accoglienza”, “Ecosistema” e “Nuovo Umanesimo”. Lo confermano anche i recenti incontri ecumenici con i responsabili di altre religioni: dell’Islam e altre Fedi (Tribù amazzoniche) che nulla hanno in comune con il Cattolicesimo e la Cultura Europea; dimentichi che sono state difese e salvate, allora, a Lepanto! Iniziative che, se da un lato mirano a mitigare l’asprezza del terrorismo islamico in atto, dall’altro, la Chiesa, rinuncia ad affermare la bontà della nostra Fede nei loro Paesi. Una strana tendenza allo scopo di sminuire il valore della Trinitaria Fede Cattolica per omaggiare chi ha per fede la sottomissione nonostante ciò che di vero, sull’Islam, aveva già detto Benedetto XVI a Ratisbona nel 2006. (Papa, poi, censurato dai “democratici” universitari della Sapienza di Roma!) Proprio da questi Paesi, inoltre, si favorisce, l’emigrazione di masse di giovani sospinti da illusori, e pianificati miraggi d’integrazione nella Nuova Babele. Un’Europa falsamente aperta e buonista. Brava a dire ma totalmente inetta nel fare che, con lento e giusto vaglio del diritto d’asilo, favorisce l’asservimento disumano di mano d’opera a bassissimo costo al fine di arricchire; sia chi li sfrutta nei nostri, sia chi li sospinge da noi dai loro Paesi; mettendoli dopo averli umiliati, seviziati e depredati (di migliaia di euro!?), forzatamente su gommoni destinati ad affondare o, via terra, su impossibili, disumani, percorsi. Il disagio sociale conseguente sarà terreno fertile al giogo di sfruttatori, venditori di paradisi artificiali, clan della malavita, mafia nigeriana e di frange islamiche inintegrabili in una società, la nostra, di cultura assolutamente incompatibile con la loro. Anziché agire con coraggio sulle cause, la pavida Europa degli slogan dell’accoglienza e dell’ecosistema (da Papa Francesco a Greta Thunberg), diventa complice dell’umano mercimonio grazie a ONG d’oscura filantropia, finanziate proprio da chi si è arricchito impoverendo l’Africa! L’accoglienza di giovani immigrati comporta il distacco dalle loro radici, spegne ogni speranza di rinascita culturale, politica ed economica nei Paesi d’origine. Paesi governati da regimi e dittature che hanno depauperato risorse naturali e ricchezze minerarie barattate in cambio d’armi con potenze, come la Cina e l’Europa, interessate al commercio di minerali preziosi, o strategici per l’elettronica. Giovani che emigrando rinunciano, o meglio; sono indotti, da questi, a disattendere il dovere di ricostruire un mondo nuovo e migliore nella loro terra, culla della propria civiltà, etnia, famiglia e tradizioni. E con il non opporsi a chi li domina, vilmente, consegnano i più deboli di loro alla loro mercé e all’inarrestabile degrado umano sempre più perverso. Di questo l’Europa delle banche e produttrice d’armi, ne è artefice e complice. Pur di non voler attuare un piano Marshall per far risorgere l’Africa, preferisce subirne incalcolabili conseguenze. Con il costo di un solo super caccia francese Rafale si potrebbe risanare uno Stato africano! Ma si preferisce venderli a chi non vuole cambiare la cose per fomentare contrasti politici favorenti i propri interessi commerciali e strategici.
    L’élite di pochi, con il controllo acquisito dei media; già assoluti padroni della nostra privacy con l’uso, ormai d’obbligo, d’internet e di cellulari, fa temere che sia in atto l’ambizione dell’antica Babele. I futuri Re di Bilderberg, gli Illuminati della massonica sinistra globale; i Soros, i Bill Gates ecc. che grazie a GAFA (Google, Apple, Facebook e Amazon) sanno esattamente dove siamo, che gusti e abitudini abbiamo. In un futuro ormai prossimo, con la scusa delle vaccinazioni saranno in grado di introdurre nel nostro corpo, grazie alle nano tecnologie, microchip grandi quanto una molecola. 17.000 satelliti artificiali, e milioni di scorie, ora sono nello spazio e sulle nostre teste! Con il totale dominio delle comunicazioni, grazie anche al 5G (di cui, alla faccia dei gretini, non ci è dato conoscere danni alla salute nel tempo), stanno strumentalizzando l’informazione per imporre un unico pensiero. La Cina, in questo, è maestra. Dallo spietato Regime Comunista di Mao, che scientemente ha eliminato intere classi sociali e messo le Chiese al silenzio, come già era stato ferocemente pianificato in Unione Sovietica e, ancor peggio, in Cambogia, sta diventando il Paese più affaristico e di potere assoluto che mai, l’Occidente, è stato capace. Dominio che soffocherà le libere iniziative locali e il pacifico multiculturalismo nel reciproco rispetto di Indipendenza e Libertà. Saremo costretti a buttar via gli smartphone, scrivere lettere, curarci e morire a casa, e a vivere da eremiti o come le comunità Amish per salvarci? E, a proposito di “gretini ecologisti”, ci è stato forse detto dove e come faranno eliminare i milioni o miliardi di mascherine, guanti, visiere, tute, provette e quant’altro impiegato per il covit 19, quantificabile in volumetria come una piramide egizia, se non si possono incenerire per non inquinare e riscaldare il pianeta? Negli oceani? Nello spazio? Dove? Cazzo!
    E’ in corso una colossale pianificazione massonica; la Babele del Nuovo Umanesimo che, dai gretini a papa Francesco, mira ad imporre un’unica cultura, comunicazione, stile di vita e falsa religione. Capace di assorbire e governare tutto e chiunque pur di arrivare dove l’uomo, e loro, non può e non possono. Spero tanto che Dio la confonda!
    p.s. La macedonia di frutta è buona perché al gusto se ne distinguono i diversi sapori dei pezzetti di frutta ben distinguibili e visibili. Se noi la frullassimo si otterrebbe una pappetta dal gusto indefinito e meno appetibile. E così potrebbe essere se, grazie alle politiche d’integrazione e alla globalizzazione economica, in un incantevole borgo toscano trovassimo prossimi ad un antico e tipico casale: una pagoda di stile cinese, un caravan di Rom e una palazzina di Nigeriani. Economicamente potrebbe sussistere ma, umanamente, sarebbe invivibile. La ricchezza è nel rispetto della pluralità e delle diversità nel loro ambiente d’origine. Così come le razze umane sono belle; tali come il Dio della Bibbia le ha provvidenzialmente volute diverse nelle sembianze, nel logo, nei carismi e nel luogo. E se questo non è sovranismo, ben venga.

    1. Caro Cesare, grazie per il commento. Vedo che le tue posizioni attorno a ciò che andiamo sperimentando si sono acutizzate se non addirittura radicalizzate.Forse perchè i tuoi riferimenti sui valori delle nostra cultura, della nostra civiltà, della lingua e della religione in questa parte del mondo continuano ad essere stabili e certi. Condivido e apprezzo l’esempio del frullato di frutta, si beve bene ma quasi svaniscono i singoli sapori. Così, spesso e in misura sempre più allargata , per la globalizzzione. Pertanto, ne sono convinto, una macedonia ben fatta con l’equilibrio fra i sapori è di gran lunga più apprezzabile. Ma richiede, da un lato capacità di farla e di offrirla, dall’altro un gusto raffinato e attento. Che fare? Buttare gli smartphone etc.? Come vedi, ti scrivo da molto lontano e tu, in pochi secondi riceverai la risposta al messaggio. Avanziamo un pò da ubriachi, questa è forse la caratteristica della nostra specie, ci risulta difficile camminare senza sbandamenti. Qui mi fermo, nei diversi articoli ho provato a riflettere sugli accadimenti e talora mi sono trovato in difficoltà. Dubbi molti, certezze poche, pochissime. A proposito di quanto ci ha riguardato da vicino, anche come popolazione italica, ti invito a leggere un libro di storia, Debre Libanos, di recente edizione. Tratta della strage perpetrata dai nostri comandi nei confronti dei cristiani copti di quel monastero, simbolo della religione nei pressi di Adis Abeba.E questo avveniva in nome della cristianita cattolica negli anni 1937/1938. Un abbraccio

      1. Carissimo Pino, hai ragione. Noi italiani siamo stati i primi ad utilizzare il gas nervino in Africa su innocenti con le truppe d’occupazione sotto il comando del Generale Graziani.
        Cosa dire?
        Questa mattina guardandomi allo specchi mi sono sgomentato. Quasi non mi riconoscevo. Le rughe, i capelli, le occhiaie, i peli anomali sulle sopraciglie e le fosse guanciali sempre più evidenti stravolgono la mia abituale immagine. Per non parlare della postura delle spalle sempre più curve, della pelle raggrinzita per la perdita della abituale pinguedine e dalle vene sempre più evidenti. Come sto invecchiando! Non me ne ero accorto. Eppure, dentro di me, mi sembra d’essere lo stesso intrepido dell’estate scorsa o, forse no, di una lontana estate d’immemori anni fa quando tutto mi era più facile, bello, gioioso e naturale. E ora che mia moglie tacitamente mi rimprovera per i doveri coniugali dimenticati da tempo, non so cosa rispondere e mi ritrovo imbarazzato, deluso e umiliato per scoprire d’essere ciò che non sono. Ciò che non voglio. Che agghiacciante verità! Che amara delusione scoprirmi in un arida virilità che l’età non corrobora, anche se il desiderio del senso rimane a rimprovero per quello che non mi è più dato concedermi.
        Così costretto, penso al passato recente per capire la causa di questo cambiamento, al degrado fisico che la mia cognizione non ha percepito. Si insinua allora il tremendo sospetto di un decadimento mentale, e ne rimango sconvolto.
        Come in una moviola al contrario rivedo la vita. Le cose belle che ho realizzato; la casa, la famiglia, il lavoro, le donne, gli amici e gli affetti più cari. Anche le fatiche, i dolori, i lutti, le delusioni e i fallimenti.
        Il fallimento di ora, cognito del mio irreparabile degrado fisico, sento d’essere alla deriva verso uno stato ignoto, se pur certo, del mio prossimo destino. Il fallimento dei tanti desideri mai realizzati mi grava come zavorra alla vigilia della più grande avventura che inesorabilmente incombe. Mi domando allora se i disattesi sogni di gloria della mia gioventù possano essere segno, macchia alla resa dei conti con Lui; l’Innominabile che dal nulla mi ha tratto.
        Penso che anche Lui, allo specchio della nostra umanità, è stato un gran fallimento, un ignobile fallimento. Ma nell’anima di questa assurda Sua follia è rinchiusa la mia speranza. La speranza di ritrovarmi non solo.
        Un abbraccio.

  4. Carissimo Giuseppe
    Voglio soffermarmi sui danni devastanti della assuefazione alla clausura.
    Stanno pensando (un Preside di Castellanza pare li abbia già ordinati) di mettere ai bimbi dell’asilo e/o elementari un braccialetto che suona se sono troppo vicini.
    Come chiamare ciò : lavaggio del cervello? Assuefazione a situazioni contro natura?
    Follia pura?
    Preparazione alla dittatura più dura possibile?
    Se li abitui da piccoli, Loro, il futuro, ti chiederanno di “proteggerli”.
    L’Italia è un paese che mi da i brividi.
    A voi no?

    1. Grazie Enzo,
      purtroppo una delle conseguenze delle misure antipandemia può essere il senso di insicurezza personale in una società ove la minaccia oscura appaia dietro l’angolo.
      Per questo motivo è estremamente dannoso affidare la protezione ad altri, a quelli che ti tutelano con decreti impensabili o con la presenza nelle strade in armi. E ciò quale conseguenza di imperizie, di presunzioni multiple e incrociate, a non guardare oltre. La democrazia è un valore che si fa tanta fatica a mantenere, Dobbiamo sforzarci. Ciao ciao

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