I morti in piazza- Settimana Santa 2020

I morti in piazza

“I morti in piazza” è il titolo di un mio dipinto , eseguito nel 1985 sulla lettura del Canto Generale di Pablo Neruda.

Il poeta ricorda nei suoi commoventi versi la strage di popolazione inerme portante la bandiera del Cile, mentre manifestava in piazza davanti al palazzo presidenziale della Moneda.

Memento

“Memento” è il titolo di altro mio dipinto, eseguito nel 1989, sull’onda dell’emozione procuratami dalla strage di piazza Tienanmen, in Cina.

Questi due dipinti vogliono esprimere pittoricamente quegli aneliti di libertà manifestati a mani nude contro il potere di Stati dispotici e che vengono spietatamente soffocati.

Paracadutisti in armi- Piazza duomo di Milano

Una foto del quotidiano “Libero” dell’11 aprile 2020, Sabato Santo, riprende due paracadutisti in piazza Duomo a Milano, con mascherina chirurgica sul volto , imbraccianti l’ armamento in dotazione.

La piazza è deserta, in lontananza il duomo è chiuso, solo un piccione, uno solo è prossimo ai due militari.

Essi, appartenenti all’esercito, dovrebbero proteggere i cittadini italiani da pericoli esterni al Paese, eppure sono stati comandati di prestare servizio in una piazza senza nemici , con armi spianate.

Ma contro chi?

Contro coloro che, disubbidendo agli ordini di stare a casa, per lo stato d’emergenza decretato , si trovassero a passare per la piazza?

Contro chi, manifestando eventualmente in armi, avese voglia di propugnare la ribellione all’ordine di confinamento? Oppure è un segnale-farsa, di quelli inventati dai giapponesi per dissuadere dalla violazione del codice , mettendo delle figure di cartone ai lati delle strade?

Comunque sia, la fotografia ricavata da Libero mi inquieta e mi fa riflettere, non poco.

A ciascuno dei miei eventuali lettori il diritto di pensarla diversamente.

Mi domando, in definitiva: la popolazione infettata da Covid 19,che viene accolta e curata negli ospedali, con tanta dedizione e spirito di sacrificio da medici, infermieri e volontari, fa parte della stessa afflitta popolazione, confinata forzosamente in casa cui si presentano le armi qualora si avventuri ad attraversare la piazza simbolo di Milano; non ne sono certo, forse perchè la scena della foto mi ha ricordato il romanzo di Dino Buzzati, anno 1940, “Il deserto dei Tartari”.

Si può ancora augurare Buona Pasqua 2020? Ne dubito molto

Notte di Pasqua 2020

6 comments / Add your comment below

  1. Caro Giuseppe, hai ragione, la foto è inquietante. Ma non solo perché i militari imbracciano l’arma di dotazione (sono obbligati dal regolamento quando fanno questo tipo di interventi, andrebbe cambiato il regolamento? Forse, ma proviamo a chiederlo a quel carabiniere massacrato vicino a Grosseto da due delinquenti che aveva fermato per un controllo, qualche anno fa…). La mia inquietudine invece nasce dal fatto che siamo costretti a far intervenire l’esercito per far rispettare una disposizione emanata dal governo del paese, per contrastare questo covid 19. Lo stare in casa è l’unica arma che abbiamo per evitare di intasare gli ospedali, di mettere il personale sanitario in grave difficoltà, ben perggiore di quella che stanno eroicamente affrontando… Abbiamo visto come la responsabilità individuale non è purtroppo di tutti, troppi si considerano più furbi degli altri, si sentono intoccabili. Certo anche io avrei voluto che fosse stata sufficiente l’intelligenza degli italiani per far rispettare il confinamento in casa, ma purtroppo come si usa dire, la mamma degli imbecilli è sempre incinta.

    1. Caro Luigi, ho voluto dire nell’articolo, che quanto stiamo passando è lo specchio dei tempi anche per quanto più specificamente riguarda la tenuta della democrazia liberale, ove diritti e doveri dei cittadini trovano contemperamento e aiuto nelle istituzioni dello Stato. Non vorrei ritrovarmi in una democrazia senza diritti oppure in una società con supposti diritti senza democrazia.
      Gli esempi stanno avanzando in tutto il mondo. E ovviamente mi distacco del tutto da ciò che succede negli Stati a impronta dittatoriale.

    1. Perchè dovrebbe esserlo? Forse perchè Libero è un giornale di opposizione o perchè col fotomontaggio vorrebbe insinuare quacosa di desiderabile od occulto?

  2. Forse mai come in questa Pasqua è significativo scambiarsi auguri in attesa di risorgere finalmente dopo avere attraversato questo deserto di solitudine,isolamento,angoscia.Smembrati,privati dei più semplici rapporti umani siamo in attesa di questa pasqua laica imprescindibile per la nostra natura di esseri abituati alla libertà perché ora ti rendi conto che anche respirare o respirare troppo ti è proibito.

    1. Il vero problema è che a fronte di inadeguate attrezzature e mezzi, nella incerta consapevolezza di come reagire tutti assieme e responsabilmente, si è scelta tardivamente la strada di una coercizione sanzionabile con multe, imprigionamenti e financo con evidenti mezzi di coercizione che non ammettono discussione alcuna; e dopo 4 mesi dall’inizio della pandemia, gli appartenenti all’elite degli scienziati discutono e si contraddicono un giorno si ed un altro pure.
      Sarà l’Africa che ci dirà tutto sul covid 19?- Aspettiamo 15-30 giorni

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